«E’ l’ennesimo brutto risveglio ed è l’ennesima settimana di passione quella che abbiamo vissuto dopo la sconfitta nel derby di Foggia. Un forte bisogno di dire due parole a tutta la comunità di Andria, a tutti quelli che sabato scorso hanno riempito lo stadio nonostante tutto e tutti, oltre ogni rassegnazione, perché l’orgoglio andriese non conosce la resa. SCUSA e GRAZIE».

Le parole sono dell’AD della Fidelis Pietro Lamorte alla vigilia della sfida con la Gelbison nuovamente tra le mura amiche del “Degli Ulivi”: «Scusa per l’ennesima sconfitta casalinga in un derby, scusa per l’ultimo posto in classifica, scusa per avervi negato ancora una volta la esultanza di un abbraccio dopo un gol e scusa soprattutto per costringervi a subire lo sguardo deluso di un figlio, di un amico, di un fratello, di chi porta dentro il dolore per una delusione che non conosce fine».

«Grazie per i cori incessanti di una curva mai doma che non è seconda a nessuno – spiega Pietro Lamorte – grazie alle famiglie che sabato scorso hanno inondato la tribuna di gioia ed emozioni pure, grazie ai tanti amici che sono tornati allo stadio perché la voglia matta di Fidelis non si può tenere a freno, grazie a tutti quelli che non smetteranno mai di crederci».

«Nel mio piccolissimo, finché ci sarò, non mi arrenderò mai, continuerò a lavorare per il presente e per il futuro, perché questo campionato non può e non deve finire così, e soprattutto perché la storia della Fidelis Andria è il sentimento di di una intera comunità, un sentimento che non smetterà mai di esistere. Domani abbiamo un nuovo appuntamento da onorare al massimo. La società ha nuovamente ridotto i prezzi. Ed allora proviamoci assieme ancora».