Tre gol e nessuna rete presa. Tanto pressing e grande intensità. Il derby incorona la Fidelis Andria contro un Taranto apparso in grande difficoltà al “Degli Ulivi”. La squadra di Vito Di Bari non risolve tutti i problemi ma la vittoria che mancava in casa praticamente da un girone intero, ed in una sfida così sentita, può valere doppio e cancellare molte delle paure viste in gran parte della stagione. Tante le assenze da ambo le parti. Nella Fidelis mancano Tulli e Sorrentino squalificati mentre Benvenga e Legittimo sono gli infortunati. La scelta è 4-2-3-1 con Di Piazza unica punta e Gaeta, Bubas e Casoli sulla trequarti. Torna titolare anche Ciotti in difesa sulla destra. Per Laterza, invece, diverse assenze soprattutto in attacco con la squalifica di Saraniti ed allora il 4-3-3 diventa molto mobile con Santarpia, Giovinco e Pacilli.

Partenza sprint della Fidelis che costruisce diverse potenziali occasioni già nei primi minuti con un pressing molto alto. E dopo neanche otto minuti arriva il gol del vantaggio: Casoli da sinistra crossa per l’accorrente Bubas bravo al volo a colpire il pallone quel tanto che basta per battere Chiorra. Quarto gol in campionato e sesto complessivo per l’attaccante argentino al momento miglior marcatore in assoluto dei biancazzurri. La Fidelis prova a spingere sull’acceleratore e Bonavolontà da poco più di 20 metri calcia in porta, tiro insidioso che si spegne di poco sul fondo. La replica del Taranto arriva dopo 20 minuti di gioco ed è nei piedi di Marsili che da posizione defilata allarga troppo il destro davanti a Saracco. Santarpia si muove molto e ci prova con un tiro deviato da Riggio che finisce tra le braccia di Saracco. Si fa male Ferrara che alla mezz’ora è costretto ad uscire per infortunio. Al suo posto De Maria. Pericoloso il tiro cross, direttamente su calcio di punizione, di Nunzella che con il mancino mette i brividi a Chiorra. La Fidelis abbassa il baricentro e gli jonici ci provano con più insistenza: lampo Di Gennaro che palla al piede per un trentina di metri calcia in porta dal limite, sfera che si stampa sulla parte alta della traversa. Sempre Santarpia di testa anticipa Riggio su di uno spiovente da destra, sfera sul fondo.

Nell’intervallo saltano i nervi al DS del Taranto Montervino espulso dal direttore di gara per proteste. Ma è la serata della Fidelis e dagli spogliatoi torna in campo una squadra nuovamente aggressiva e ben messa in campo. E dopo neanche cinque minuti di gioco arriva il raddoppio: azione avviata da Casoli, palla profonda per Gaeta che è bravissimo ad accentrarsi ed a calciare potente e preciso sull’angolino opposto senza lasciare scampo a Chiorra. Lunga corsa sotto la Curva Nord per il centrocampista al suo secondo gol stagionale, una rete che assume una valenza capitale per i padroni di casa che praticamente in questa stagione non aveva mai avuto due reti di vantaggio in una gara. E la Fidelis insiste con il colpo di testa di Alcibiade che sfila di un soffio sul fondo sugli sviluppi di un corner. Corre ai ripari con un doppio cambio Laterza ed inserisce forze fresche in avanti con Civilleri e Turi. Ed è proprio Civilleri a sfiorare il gol a neanche un minuto dal suo ingresso in campo con una sforbiciata in area che finisce di poco sul fondo. Ma i biancazzurri controllano bene il match ed in campo ci va anche Monterisi, motorino sulla destra assieme a Ciotti inesauribile nella serata del “Degli Ulivi”. Ed il giovanissimo esterno ha uno spunto importante poco oltre la mezz’ora con un pallone arretrato per Bubas il cui tiro viene intercettato da Banassai con il corpo. Giovinco replica direttamente su punizione, sfera di poco a lato. Molto più pericolosa la parabola su calcio di punizione disegnata da Leonardo Nunzella che si stampa direttamente sul palo, palla che però diventa buona per Monterisi che tutto solo non sbaglia il tris facile facile per la prima marcatura in campionato. Esordio in casa Fidelis anche per il classe 2005 Calamita direttamente dalla Primavera ed al Taranto saltano i nervi quando allo scadere c’è il secondo giallo per Santarpia che gli costa l’espulsione. E’ la parola fine sul match. I biancazzurri trovano i tre punti staccano la Vibonese ma devono assolutamente guadagnare terreno sulle altre davanti. Per il Taranto, invece, è notte fonda con il successo che ora manca da otto giornate.