Difficilissimo parlare di calcio giocato nella prestigiosa sfida valida per la semifinale d’andata di Coppa Italia di Lega Pro. Doveva esser un test importante per la Fidelis che, tuttavia, dopo neanche 20 minuti di gioco resta in nove ed in svantaggio di un gol contro un Sudtirol che con il minimo sforzo mantiene la porta inviolata e chiude la pratica finale già al “Degli Ulivi”. Ma come detto è davvero difficile giudicare la squadra di Ginestra in una gara in cui, suo malgrado, diventa protagonista il Sig. Fiero di Pistoia che probabilmente non annovererà il match tra i più ispirati della sua carriera. In campo Ginestra ci manda una formazione con un solo under Gaeta, non vale in Coppa la regola del minutaggio giovani, e trovano subito spazio tra i titolari gli ultimissimi arrivati Saracco in porta, Risolo e Urso a centrocampo con Riggio sulla linea difensiva. Di contro la squadra di Javorcic, migliore difesa d’Italia nei campionati professionistici, punta sull’esperienza con una media molto alta. In porta c’è l’ex applauditissimo Jack Poluzzi, mentre in avanti, nel 4-3-3, il trio Voltan, Odogwu e Casiraghi.

Meglio la Fidelis nei primi minuti sino all’11’ quando Gatto sfrutta al meglio un pallone riconquistato e lancia verso la porta andriese Odogwu che tutto solo cade in area dopo un dubbio tocco di Legittimo e con la palla ormai nelle braccia di Saracco. Per il direttore di gara, però, non ci sono dubbi ed è penalty con rosso diretto per il difensore andriese. Dal dischetto Casiraghi spiazza l’estremo difensore Fidelis e porta in vantaggio i suoi. E’ una reazione rabbiosa però quella dei biancazzurri che dopo neanche due minuti sfiorano il pari sulla velenosa punizione di Urso, deviata di testa da Casiraghi e respinta con i pugni da un intervento decisivo di Poluzzi. Ma poco oltre il 20’ il direttore di gara fischia un fallo a Di Piazza in pressione su Vinetot e le proteste dell’attaccante numero 9 andriese, già ammonito in occasione del calcio di rigore qualche minuto prima, sono giudicate meritevoli di un secondo giallo dal Sig. Fiero che manda anzitempo negli spogliatoi anche lui. Poco più di venti minuti e Fidelis in nove uomini. Gara che, difatto, non ha più molto da dire anche se i biancazzurri si dannano abbastanza l’anima con una difesa schierata a quel punto a 4 e Bubas unica punta a correre da un lato all’altro del campo. Qualche buona trama con un Sudtirol sornione bravo al 36’ a raddoppiare i conti su di un’altra azione però contestata dalla Fidelis: palla in profondità di Casiraghi per Odogwu che si libera, forse con un fallo, di Alcibiade e tutto solo calcia potente battendo Saracco in uscita.

Il primo tempo non ha più nulla da dire e nella ripresa subito cambi per Javorcic che, vista la situazione, evita pericoli ai suoi. Il primo squillo nella ripresa è di marca casalinga che generosamente prova a sfruttare almeno le palle ferme per impensierire gli ospiti: Nunzella calcia, palla di poco alta sulla traversa. Gara brutta e con pochi gesti tecnici degni di nota: uno è quello di Voltan che al volo calcia su di un pallone spiovente rinviata da Alcibiade, attento e sicuro Saracco. Estremo difensore andriese che, tuttavia, deve arrendersi al 25’ dopo una incomprensione con Nunzella sfruttata senza problemi dal neo entrato Fink. Tris ospite che diventa poker poco oltre la mezz’ora quando Del Col appena in area da destra prova un tiro-cross che Nunzella tocca deviandolo nella propria rete. Gara senza storia e finale ormai ad un passo del Sudtirol che con il minimo sforzo sfrutta al meglio la trasferta pugliese per confermarsi tra le squadre più in forma della stagione. Per la Fidelis pomeriggio da dimenticare in fretta: da conservare l’atteggiamento mai arrendevole sino alla fine e qualche buona trama impostata finchè c’è stata gara. Domenica, invece, c’è una sfida da non fallire a Vibo Valentia probabilmente con qualche freccia in più nel proprio arco.