Quanto di buono costruito in gran parte della gara viene nuovamente vanificato da una fase difensiva che continua ad avere troppi passaggi a vuoto. E’ la sintesi di un match che la Fidelis perde allo “Iacovone” di Taranto dopo esser stata in vantaggio ed aver amministrato per lunghi tratti il match. Non c’è continuità di risultati dopo il pari casalingo contro l’Avellino per i biancazzurri mentre torna a vincere dopo diverse giornate la squadra di Laterza. Oltre 3mila presenze con il ritorno sugli spalti anche dei tifosi andriesi che mancavano da quindici anni a causa dei divieti che ci sono sempre stati in questo derby. Sceglie la linea dell’esperienza Ciro Ginestra che schiera un solo under in campo Bonavolontà nel cuore del campo e prosegue con la linea esperta in difesa mentre Di Noia trova posto da titolare nel cuore del centrocampo e Nunzella sulla fascia sinistra al posto dello squalificato Carullo. Per Laterza diverse assenze ma resta il 4-3-3 con Giovinco e Pacilli ad assistere Saraniti.

Parte meglio il Taranto che trova la spizzata di testa con Civilleri sugli sviluppi di un corner, sfera sul fondo. Si spengono le luci allo Iacovone attorno al quarto d’ora, gara interrotta per cinque minuti, si riparte a ritmi sempre più bassi e con gli jonici che ci provano alla mezz’ora con Saraniti ancora imbeccato sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sfera sempre sul fondo. Tulli, uno dei più mobili dei suoi, s’infila bene in mezzo alla difesa di casa ma viene anticipato, senza fallo, dall’intervento attento di Chiorra. Pacilli da destra calcia potente, Dini fa buona guardia. In pieno recupero è Civilleri ad avere una buona opportunità con un tiro calciato alle stelle nel cuore dell’area di rigore. Dagli spogliatoi torna in campo una Fidelis molto più propositiva. Ci prova subito Tulli che calcia potente da lontano, sfera sul fondo. Ma dopo sette minuti arriva il gol del vantaggio andriese: sugli sviluppi di un corner, difesa di casa imprecisa e Sabatino è bravo e freddo a battere Chiorra da pochi passi. Primo gol in maglia Fidelis e gioia sotto i circa 200 tifosi arrivati a Taranto. Subito cambi per i due tecnici ma Taranto che subisce psicologicamente il gol e non reagisce.

La Fidelis controlla ma a poco più di 20 dal termine rimette in corsa i padroni di casa con la solita ingenuità difensiva: Nunzella tocca Giovinco in area e per il direttore di gara non ci sono dubbi ed è penalty. Dal dischetto c’è Saraniti che spiazza Dini e pareggia i conti. Neanche cinque minuti ed il Taranto completa il sorpasso: Santarpia conquista palla al limite e lascia partire un tiro preciso che supera Dini e fa gioire lo Iacovone. Proprio il giovanissimo attaccante classe 2000 punisce, come lo scorso anno, la Fidelis. Ginestra allora prova un triplo cambio per cercare di dare più imprevedibilità all’attacco andriese e le occasioni per pareggiare i conti non mancano: la prima è quella clamorosa fallita da Zampano che sul filo del fuorigioco si ritrova a tu per tu con Chiorra ma angola troppo il tiro che sfila accanto al palo. Poi c’è il gran destro da fuori area di Bonavolontà che l’estremo difensore di casa devia in corner. E’ la parola fine sul match. La Fidelis si lecca nuovamente le ferite subisce ancora troppi gol e adesso avrà pochissimi giorni per preparare il ritorno al “Degli Ulivi” contro la Turris. Per il Taranto vittoria preziosa che rilancia gli jonici in classifica ed interrompe un digiuno di gol e vittorie che mancava ormai da quattro gare in attesa di un nuovo derby questa volta contro il Foggia.